Tumori urologici. Colpiti 38 mila italiani over 70 ogni anno. Siuro: “La multidisciplinarietà sia al servizio della terza età”

20 Apr 2018

Se ne parla a Milano al XXVIII Congresso Nazionale della Società Scientifica. Crescono, tra gli anziani del nostro Paese, le diagnosi di carcinoma della prostata, rene e vescica. Riccardo Valdagni, presidente nazionale Siuro: “Per questi pazienti è ancora più importante e fondamentale che siano assistiti da un team al cui interno collaborano diversi specialisti”.

Nel nostro Paese ogni anno a 38.000 italiani, con più di 70 anni, viene diagnosticato un tumore urologico. Il più frequente è quello alla prostata che tuttavia ha un minor impatto clinico di altri tumori perché in una percentuale non trascurabile dei casi risulta in forma latente asintomatica, soprattutto negli over 80. Il carcinoma del rene e, in maggior misura, quello della vescica invece hanno una notevole espressione clinica. Questi tumori inoltre negli ultimi anni hanno manifestato un aumento di incidenza, in particolare nelle persone d’età avanzata. Il numero di casi di tumore del rene è aumentato del 7% nell’ultimo quinquennio. E per quello della vescica per il 2020 sono previste oltre 30.300 nuove diagnosi l’anno contro le attuali 27.000.

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