Telecardiologia nelle farmacie: il successo dell’HealthTelematic Network presentato all’ESC

2 Set 2016

Presentati al congresso, che si chiude oggi a Roma, i risultati di una importante sperimentazione di telecardiologia coordinata dall’Università di Brescia e condotta presso 1916 farmacie. Holter ECG e pressori, elettrocardiogrammi a 12 derivazioni hanno consentito di individuare un numero elevato di condizioni a rischio grazie ai quali è stato possibile indirizzare i pazienti verso le soluzioni più adeguate.

L’elevata prevalenza di malattie cardiovascolari e i conseguenti alti tassi di ricoveri e mortalità che queste comportano portano a ricercare sempre nuove soluzioni da implementare per migliorare la diagnosi e la gestione di queste condizioni. Molto interessanti a questo proposito sono i risultati di un progetto realizzato dall’HealthTelematic Network (HTN) in collaborazione con il Dipartimento di cardiologia dell’Università di Brescia e Federfarma. Si tratta di un progetto di telecardiologia che ha coinvolto 1.916 farmacie distribuite su tutto il territorio nazionale, equipaggiate con elettrocardiografi a 12 derivazioni, Holter ECG e pressori, collegate ad una singola piattaforma di telemedicina, dotata di cardiologi disponibili H24 per il teleconsulto.

Nel corso del 2015 il network telematico è stato utilizzato da 14.733 donne e 13.549 uomini (età media 57 anni) che si erano recati in farmacia per sintomi quali palpitazioni, sincope, vertigini, dolore toracico atipico, alterazioni pressorie o per un semplice controllo pressorio in corso di terapia antipertensiva. Lo studio ha preso in esame 28.282 prestazioni: 18.087 ECG, 5.094 ABPM, 5.101 ECG Holter. Tra tutti gli esami effettuati sono state riscontrate alterazioni nel 19% degli ECG effettuati e nel 43% degli ABPM (nel 36% ipertensione sisto-diastolica, nel 7% ipertensione sistolica isolata, nel 4% ipertensione diastolica isolata). Il 32,8% degli ECG Holter ha rivelato presenza di turbe del ritmo (fibrillazione atriale, aritmie ventricolari, blocchi atrio-ventricolari avanzati); a questi pazienti è stato consigliato di recarsi a visita presso il medico di famiglia o il cardiologo. Nell’8,1% dei casi le aritmie sono risultate potenzialmente fatali; questi pazienti sono stati indirizzati presso il più vicino pronto soccorso.

Questi dati confermano l’importanza rivestita dai network di telemedicina nella prevenzione primaria e secondaria delle malattie cardiovascolari che possono svolgere un ruolo prevenzione nella diagnosi precoce e dunque nel trattamento tempestivo di queste condizioni, migliorando al contempo l’appropriatezza degli accessi al pronto soccorso e i ricoveri per eventi cardiovascolari, con ricadute importanti per la salute dei pazienti e sulla spesa sanitaria.

“I risultati di questo studio –afferma Annarosa Racca, presidente di Federfarma – confermano l’importanza della farmacia quale presidio per la salute sul territorio. I dati dimostrano come il monitoraggio a distanza effettuato in farmacia, reso possibile dalle nuove tecnologie di telemedicina,  contribuisce a salvare vite umane. I pazienti possono agevolmente controllare periodicamente in farmacia, nell’orario più comodo e senza perdite di tempo, alcuni parametri della funzionalità dell’apparato cardiovascolare. In caso di anomalia, sono invitati a controlli più approfonditi dal medico o dallo specialista o, in caso di rischio, consigliati ad andare direttamente al pronto soccorso per attivare subito le terapie necessarie, guadagnando ore preziose e riducendo la mortalità.”

Da QS

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