Screening neonatale per patologie metaboliche ereditarie. L’accordo in Stato Regioni. Lorenzin: “Eviteremo danni per ritardi nella diagnosi”

7 Mag 2015

Entro 48 ore dalla nascita, grazie a un esame non invasivo, sarà infatti possibile identificare un ampio gruppo di malattie prima che queste si manifestino clinicamente, evitando danni invalidanti al neonato e, in alcuni casi, la sua morte. Per l’esecuzione degli screening sono stanziati dieci milioni di euro all’anno.

Il Ministro della salute ha trasmesso alla Conferenza Stato-Regioni, per il previsto parere, lo schema di decreto per l’avvio, anche in via sperimentale, dello screening neonatale per la diagnosi precoce di una serie di patologie metaboliche ereditarie. Lo schema di decreto è stato predisposto grazie alla collaborazione tra il Ministero della Salute, l’Istituto Superiore di Sanità, l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, i rappresentanti delle regioni e delle Società scientifiche di settore.

“Grazie a questo provvedimento – ha dichiarato il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin – potranno essere rafforzati ed estesi gli attuali programmi di screening neonatale, per un’efficace prevenzione delle malattie metaboliche ereditarie, favorendo la massima uniformità nell’applicazione della diagnosi precoce neonatale sull’intero territorio nazionale. In questo modo si potrà evitare che i bambini affetti da queste patologie subiscano danni causati da un ritardo diagnostico”.

Entro 48 ore dalla nascita, grazie a un esame non invasivo, sarà infatti possibile identificare un ampio gruppo di malattie prima che queste si manifestino clinicamente, evitando danni invalidanti al neonato e, in alcuni casi, la sua morte. Per l’esecuzione degli screening sono stanziati dieci milioni di euro per anno, a decorrere dal 2015.

L’articolo su Quotidiano Sanità

 

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