La contraccezione orale non aumenta il rischio di malformazioni gravi

22 Gen 2016

L’impiego di contraccettivi orali nelle prime fasi della gravidanza o nei mesi immediatamente precedenti non comporta un aumento di rischio di malformazioni congenite, stando alle conclusioni di una un ampio studio prospettico pubblicato da Brittany Charlton, epidemiologa della School of Public Health di Harvard, Massachusetts, su The Bmj. «Se impiegati correttamente i contraccettivi orali sono efficaci in oltre il 99% dei casi, ma il 9% circa delle donne rimane gravida nel primo anno di utilizzo per vari motivi tra i quali la mancata assunzione di una dose o l’assunzione della pillola insieme ad altri farmaci» scrivono Charlton e colleghi, sottolineando il fatto che ricordando la maggioranza delle donne che sospende la contraccezione orale perché intende procreare riesce effettivamente a restare gravida nel giro di pochi mesi. Finora, tuttavia, nonostante decenni di ricerca sulla sicurezza d’uso dei contraccettivi orali, sono poche le certezze sugli eventuali effetti che questi farmaci, che contengono ormoni sessuali, hanno sul rischio di difetti congeniti nella prole, specie nelle donne rimaste incinte mentre prendevano la pillola o dopo averla sospesa di recente. Per questo gli epidemiologi di Harvard hanno realizzato un ampio studio prospettico osservazionale su 880.694 nati vivi, di cui 2,5% con gravi malformazioni alla nascita, escludendo le aberrazioni cromosomiche o le cause note come la sindrome alcolica fetale. «I risultati dello studio non rivelano aumenti del rischio di difetti congeniti associati ai contraccettivi orali» riferisce Charlton, segnalando una prevalenza di malformazioni congenite sovrapponibile nei diversi gruppi: 25,1 per 1.000 nati nei non esposti; 25 per 1.000 nati nei figli di donne che avevano usato la pillola per più di tre mesi prima della gravidanza; 24,9 quando l’uso era durato tra zero e tre mesi prima, e infine 24,8 per 1.000 nei nati dalle donne che aveva continuato a prendere la pillola nelle prime fasi della gestazione. «Questi risultati dovrebbero rassicurare non solo le donne rimaste gravide mentre usavano i contraccettivi orali, ma anche chi ha concepito entro pochi mesi dalla sospensione della pillola» scrivono gli autori, chiarendo che in caso di malformazioni congenite gravi la causa va probabilmente ricercata altrove.

Bmj 2015. doi: 10.1136/bmj.h6712
http://www.bmj.com/cgi/doi/10.1136/bmj.h6712

Da Doctor33

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