EMERGENZA COVID-19 | APPROCCIO OLISTICO

7 Mag 2020

Condividiamo con piacere la lettera che il Dott. Rinaldo Zanini,Membro Comitato Percorso Nascita Nazionale – Comitato tecnico scientifico e Advisory Board Bollini Rosa Onda, ci ha inviato per ricordarci che non dobbiamo permettere che Covid-19 ci faccia perdere la visione olistica sulle persone. 

“Cara Francesca, ti scrivo per lanciare un alert inerente alla ripresa della attività “normale” negli ospedali. Per contrastare adeguatamente l’ondata pandemica da COVID -19 sono state adottate (giustamente!) misure fortemente restrittive per l’accesso agli ospedali.
Queste misure hanno abrogato l’accesso ai parenti dei ricoverati, ai genitori dei bambini e neonati, ai partner  delle  puerpere. Un blocco totale adeguato al momento drammatico.
Anche per gli ospedali arriverà una “fase 2” a cui seguiranno altre fasi verso un ritorno alla normalità.
Ti segnalo il valore e l’importanza  – che tu ben conosci – di considerare i parenti come parte integrante dello staff di assistenza.
Questo diventa vitale per l’area materno infantile. I genitori per bambini e neonati non sono visitatori ma parte integrante della cura. Ho il fondato timore  che questo aspetto passi abbondantemente in secondo ordine e che, passata la fase pandemica dove giustamente prevale la necessità dell’isolamento, faccia molta fatica a emergere la necessità terapeutica per alcune fasce/tipologie di pazienti della presenza dei genitori. Necessità terapeutica, non buonismo.

La letteratura scientifica sui danni da  deprivazione genitoriale per neonati e bambini è estesa e consolidata (molta prodotta nel nostro Paese).
Con tutte le necessarie attenzioni, tutele indispensabili e misure di prevenzione/profilassi penso che questo aspetto debba essere considerato non diversamente dalla necessità della mascherina o dal lavaggio delle mani. I documenti prodotti sinora dal Ministero e dalle Regioni  e – voglio essere sincero – la sensibilità presente in alcuni settori sul tema mi fanno temere che questo aspetto venga travolto dagli aspetti biologici del sapere medico anche nelle fasi di ricupero della “normalità”
Non dobbiamo permettere che COVID-19 ci faccia perdere la visone olistica sulle persone.
Ovviamente questi aspetti valgono e dovrebbero essere presidiati anche nella medicina del territorio e dei distretti/consultori”.

 

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