Carcinoma ovarico: la chemioterapia neoadiuvante migliora l’efficacia dell’immunoterapia

27 Giu 2016

Le pazienti con cancro ovarico metastatico trattate con la chemioterapia neoadiuvante prima dell’intervento chirurgico mostrano alterazioni specifiche delle cellule immunitarie residenti nella massa neoplastiche che potrebbero aumentare l’efficacia dell’immunoterapia dopo la chemio in termini di prevenzione delle recidive. Ecco, in sintesi, le conclusioni di uno studio appena pubblicato su Clinical Cancer Research e coordinato da Frances Balkwill, professoressa di biologia dei tumori al Barts Cancer Institute, Queen Mary University di Londra, Regno Unito. «Il carcinoma sieroso ad alto grado (Hgsc) è una forma di neoplasia ovarica difficile da trattare per due ragioni: viene spesso diagnosticata dopo la sua diffusione metastatica e, anche se risponde positivamente alla chemioterapia, spesso recidiva diventando resistente ai trattamenti successivi» esordisce la ricercatrice, aggiungendo che secondo la ricerca preclinica finora svolta nei topi la chemioterapia, distruggendo il tessuto neoplastico, stimola anche le cellule immunitarie a fare lo stesso. Tant’è che i ricercatori britannici hanno voluto verificare se questo fosse vero anche nelle donne con tumore ovarico.

Allo scopo Balkwill e colleghi hanno raccolto campioni bioptici pre e post-chemioterapia e campioni ematici in 54 donne con carcinoma sieroso ad alto grado avanzato sottoposte a chemio neoadiuvante con carboplatino prima dell’intervento, confrontando i dati con quelli di un gruppo di controllo formato da sei pazienti sottoposte a chirurgia senza precedente chemioterapia. «Nelle pazienti trattate con la chemioterapia abbiamo osservato l’attivazione di alcuni tipi di cellule T in grado di combattere le cellule tumorali, e la contemporanea riduzione delle cellule T suppressor, più evidente tra coloro che hanno avuto una buona risposta alla chemioterapia» spiegano gli autori. E Balkwill conclude: «Lo studio dimostra che la chemioterapia neoadiuvante altera le cellule immunitarie nei campioni di tumore ovarico, migliorando l’efficacia dell’immunoterapia somministrata dopo carboplatino.

Clin Cancer Res 2016. doi: 10.1158/1078-0432.CCR-15-2657 http://clincancerres.aacrjournals.org/content/22/12/3025.abstract

Da Doctor33

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