Bambini con Adhd e linee guida: in molti casi indicazioni non sono seguite

15 Apr 2015

Tra il 2009 e il 2011 oltre l’80% dei bambini con disturbo da deficit di attenzione/iperattività (Adhd) ha ricevuto un trattamento a base di farmaci, secondo uno studio dei Centers for disease control and prevention (Cdc) pubblicato sul Journal of pediatrics, prima firmataria Susanna Visser del National center on birth defects and developmental disabilities ai Cdc di Atlanta. «Nel 2011 l’American academy of pediatrics ha emanato nuove linee guida sulla gestione dell’Adhd che suggerivano di usare la terapia comportamentale nei bambini in età prescolare e di associare quest’ultima ai farmaci solo nei ragazzi più grandi» esordisce la ricercatrice, che assieme ai colleghi ha descritto i diversi tipi di terapia segnalata dai genitori per i loro figli affetti da deficit di attenzione/iperattività su un campione nazionale di bambini con particolari necessità assistenziali, valutando la coerenza dei trattamenti prescritti con le indicazioni dell’Accademia americana di pediatria. Allo scopo sono stati esaminati i dati di 9.500 genitori di bambini tra 4 e 17 anni con Adhd che hanno completato il National survey of children con health care special needs (Ns-Cshcn), uno studio sulla salute fisica, emotiva e comportamentale dei bambini statunitensi con particolari esigenze di assistenza sanitaria. E i risultati ottenuti indicano che circa metà dei bambini in età prescolare assumono farmaci con o senza terapia comportamentale, e che un quarto di essi assume solo farmaci. Tra i bambini più grandi, invece, l’associazione tra cura farmacologica e comportamentale viene usata in meno di un terzo dei casi. Complessivamente, il 31% della casistica esaminata utilizza la terapia comportamentale e farmaci assieme, mentre il 13% segue la cura comportamentale da sola. «Non conosciamo gli effetti a lungo termine dei farmaci psicotropi sullo sviluppo cerebrale e corporeo nei bambini piccoli» affermano gli autori dello studio. «Quello che sappiamo è che la terapia comportamentale è sicura e può avere effetti positivi a lungo termine sul comportamento a casa, a scuola e con gli amici dei malati con Adhd» conclude Visser.

J Pediatr. 2015. doi: 10.1016/j.jpeds.2015.02.018

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